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Mar 29, 2024

Mossi esclusivamente dalla gloria di Dio

Di Lino Cavone, ex direttore di Porte Aperte in Italia, ha viaggiato e operato in molti tra i paesi più ostili al Vangelo del mondo

Sembra ieri, ma era il 1983 quando siamo andati davanti a un notaio per registrare l’associazione Porte Aperte in Italia. Da alcuni mesi collaboravo alla stampa e alla spedizione del giornale della missione e avevo il desiderio di conoscere meglio i cristiani dell’Europa dell’Est di allora. Così feci un viaggio in Ungheria, Bulgaria e Romania insieme a un fratello della mia chiesa. Visitammo credenti, chiese, pastori e partecipammo a riunioni segrete rendendoci conto che la persecuzione c’era davvero. Lasciai un pezzo del mio cuore nell’Europa dell’Est. Ricordo molto bene la chiesa battista di Pitesti in Romania.

Era una chiesa grande e quella domenica era piena di credenti. Il pastore ci chiese se avevamo un pensiero da condividere, ma ci portò nel suo studio e ci chiese di condividerlo prima a lui.

Era una cosa insolita, non mi era mai successo di dover predicare prima al pastore e poi nella chiesa, ma c’era un valido motivo: sapeva che c’erano degli infiltrati della polizia e se avessi fatto un accenno alla politica del tempo (allora regnava il dittatore Ceausescu) avrebbero arrestato lui e probabilmente anche noi.

Ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di conoscere quella persona meravigliosa che era Fratello Andrea, il contrabbandiere di Dio. Per lui cercare la gloria di Dio ha significato sostenere i fratelli perseguitati e lo ha fatto per tutta la sua vita. La sua influenza ha spinto anche me a contrabbandare Bibbie in diversi paesi in Asia, in Africa e in America Latina dove ho incontrato tanti altri fratelli stupendi.

Non dimenticherò mai il pastore Lin Xiangao. Aveva trascorso circa 22 anni in carcere a causa della sua fede e del rifiuto di accettare le limitazioni del governo cinese. Nella sua chiesa di Canton (Cina) insegnava sorridente e gioioso e, nonostante avesse sofferto tanto in prigione, fu un esempio encomiabile per me. In Chiapas (Messico) incontrai una sorella a cui avevano sparato in faccia a causa della sua fede, insieme al marito, avevano fondato una decina di chiese.

Di fratelli e sorelle così ne ho incontrati tanti in questi 35 anni. Il loro esempio era una chiara dimostrazione che cercano la gloria di Dio e mi ha sempre spronato, perché è proprio la ricerca della gloria di Dio alla base del ministero di Porte Aperte.

Ho portato Bibbie in diversi paesi, rischiando anche qualche arresto. Ho avuto modo di incoraggiare fratelli e sorelle in luoghi molto isolati. Ho portato loro la solidarietà spirituale e pratica dei fratelli italiani. Ma sopra ogni cosa posso dichiarare con tutta sincerità che ciò che ho ricevuto da loro è infinitamente di più, mi hanno dimostrato che l’amore per Cristo li costringe, li costringe a sopportare discriminazioni, percosse, prigione e persino la morte per servire il Re. Avevo un profondo bisogno di questo esempio, e ne ha anche la Chiesa del mio paese, quanto i credenti perseguitati hanno bisogno del nostro sostegno in preghiera, in volontariato ed economico, per questo abbiamo sempre cercato di alimentare il collegamento fra le varie membra del corpo di Cristo.

Tutto ciò ha fatto parte della mia vita per questi 35 anni in cui, lo voglio ripetere, ho ricevuto così tanto. Possono testimoniare la stessa cosa i miei collaboratori, anche tutti coloro che hanno fatto parte della grande famiglia di Porte Aperte viaggiando con noi per portare Bibbie e incoraggiamento, o servendo in Italia in vari modi; ma non posso non citare coloro che ci hanno sostenuto con le loro offerte. Donando hanno dimostrato che anche loro cercano la gloria di Dio sostenendo questa missione. Cominciai a collaborare con Porte Aperte come volontario, sono stato direttore per molti anni, poi insieme ai soci abbiamo trovato un ottimo sostituto a cui lasciare la direzione. Ora, con la pensione, torno a fare il volontario, perché la Chiesa perseguitata mi è entrata nel sangue e un pezzo del mio cuore è rimasto con lei.