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A cura di Cristian Nani, direttore di Porte Aperte/Open Doors.

È la fede pericolosa quella che ricercheremo con questo blog. E lo faremo esplorando. Perché la fede cristiana è una fede che si interroga, la cui apertura alare abbraccia l’universo e la vita oltre di esso.

Esplora, ricerca, interrogati.

Di Cristian Nani

È il prototipo della virilità.

Il cosiddetto maschio alfa è l’ideale maschile inseguito da generazioni di uomini e di donne.

E non esiste. Nemmeno in natura.

La qual cosa mi fa sorridere se penso a quanti si bevono questa fandonia.

Ho personalmente incontrato uomini e donne capaci di correre rischi pazzeschi nel loro normale cammino di discepoli e non avevano molto a che spartire con il maschio alfa.

Se penso a Gesù, difficilmente lo immagino in quella… modalità. Mi si dirà che il modo in cui io mi immagino Gesù ha poca rilevanza. Giusto. Andiamo con ordine allora.

Parliamo di come l’idea di maschio alfa nasca di fatto da un malinteso, un errore scientifico e sia diventata una delle più deleterie e ben vendute bugie in circolazione.

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Di Angelo Currò, staff di Porte Aperte in Italia 

Capita di ricevere notizie di cristiani che vengono scarcerati. Alle volte al completamento del periodo di detenzione inflitta, altre su cauzione. Poche volte senza spiegazioni apparenti.

È da qualche mese che trascorro più tempo a pensare alle mie sorelle e ai miei fratelli nella fede che si trovano in carcere. Ne ho parlato durante le mie ultime visite alle chiese. In un incontro di preghiera, nella comunità che frequento insieme a mia moglie, abbiamo pregato per alcuni carcerati iraniani1, ricordando e citando i loro nomi.

Si tratta di mettere in pratica un insegnamento biblico, che troviamo scritto in maniera chiara nell’epistola agli Ebrei.2

Poi, ad un tratto, mi sono ricordato di una storia che ha acceso una luce su certe dinamiche che rischiamo di trascurare.

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Gesù è la lucente stella del mattino, come viene definito nell’Apocalisse (22:16). Ai tempi in cui Giovanni lo scrisse, tutti conoscevano la stella del mattino. Canti, poesie, miti venivano dedicati a quella peculiare stella del firmamento che congiungeva la sera al mattino, la prima ad apparire nella volta celeste, la più lucente. Nello stesso capitolo, Giovanni riporta come Gesù si definisca l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine, ed è quindi probabile che quel riferimento alla stella del mattino fosse un rafforzativo per dire: “Nel firmamento delle divinità e dell’umanità, io non sono solo la stella più lucente tra tutte, io c’ero prima e ci sarò anche dopo”.

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Di Cristian Nani

Avete mai sentito parlare della “Porta del non ritorno”? Siamo in Ghana, Africa, per la precisione nella città di Cape Coast, così com’è chiamata oggi, dove svetta una fortezza patrimonio dell’UNESCO.

Nel 1600 era una roccaforte adibita a commerci e per anni fu utilizzata nella tratta transatlantica degli schiavi, poiché nei tunnel e nelle celle sotterranee vi imprigionavano uomini e donne africani prima di essere venduti e poi spediti oltreoceano.

In quegli spazi bui, angusti e claustrofobici, migliaia di schiavi venivano stipati anche per settimane, nudi, affamati e costretti a sopravvivere tra le loro feci e i ratti. “Un inferno in terra”, veniva definito da molti, poiché quegli schiavi urlavano, piangevano e morivano di stenti o crepacuore o follia, là sotto.

Tutto ciò è ripugnante, tuttavia della crudeltà umana (del singolo, di un popolo, di un’era) ne abbiamo mille riprove. Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire scomodando l’Ecclesiaste.

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Tratto da una puntata del podcast “Qui si fa sul serio” di Fede Pericolosa 

Avete inteso che fu detto: ‘Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico’. Ma io vi dico, amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano…” – Matteo 5:43-44

La Nigeria è divisa in due, dal punto di vista religioso. Sul lato nord vi è una maggioranza musulmana, sul lato sud invece la popolazione è prevalentemente cristiana. Lungo il confine che separa questi due gruppi, negli ultimi anni è stato versato molto sangue.

Un pastore afferma: “Stiamo affrontando la persecuzione da parte dei nostri vicini, i musulmani. Non vogliono che il Vangelo progredisca… e ci invidiano per il maggior numero di luoghi di culto, oltre al fatto che le nostre attività si stanno espandendo”.

Un altro pastore aggiunge: “Vogliono fermare l’espansione del cristianesimo nel nord, ed è un’azione che devono compiere fisicamente”.

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