Di Marjon B., redattrice per Porte Aperte/Open Doors
Forse non si tratta di persecuzione religiosa di per sé, ma la Chiesa in Ucraina sta soffrendo. Un pastore che quotidianamente si trova di fronte ad atrocità afferma che le sue preghiere sono diventate una “richiesta sussurrata a Dio… affinché intervenga” [Christianity Today].
Come si risponde, come cristiani, di fronte alla propria casa saccheggiata e alla vista di corpi senza vita lungo le strade, quando persone che si conoscono vengono uccise o si è testimoni di indescrivibili atrocità?
Ivan Rusyn, presidente del seminario teologico evangelico ucraino – Ukrainian Evangelical Theological Seminary (UETS) – ha visto tutto questo (e molto altro) a Bucha, la città in cui vive. Bucha, nel nord dell’Ucraina, è finita sui titoli dei giornali internazionali in seguito alla scoperta dei corpi di centinaia di civili, trovati morti sulle strade dopo la ritirata dell’esercito russo.