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Mar 31, 2023

Amore e signoria

Di Cristian Nani, direttore di Porte Aperte in Italia

Che differenza fa se passo da “Gesù mi ama” a “Gesù è il mio Signore”?, mi è stato chiesto. Ovviamente la domanda nasconde un difetto di partenza, ossia le due cose non sono concorrenti, ma complementari. Detto questo, tuttavia, mi accorgo che la mia risposta passa attraverso ciò che le missioni e i perseguitati mi hanno insegnato.

“Gesù mi ama” parte da un luogo piccolo, conosciuto, racchiuso nello spazio del mio cuore.

“Gesù è il mio Signore” mi porta in un luogo enorme, sconosciuto, sconfinato nello spazio della missione di Dio per questo mondo.

==>> Dalla mia relazione con Dio alla mia relazione con Dio e il mondo. Dalla mia necessità a quella del mondo. Dal Dio che mi ama al Dio che ha tanto amato il mondo…

L’estremo bisogno di essere amato incontra il suo appagamento nel Gesù che mi ama così tanto da morire (anche) per me: che immensa grazia! Il rischio di fossilizzarmi solo su di me e di stagnare come discepolo è poi superato dalla comprensione che Gesù è il mio Signore e mi chiama a muovermi da me alla realtà che Dio Padre sta costruendo, in cui io posso fiorire ed essere trasformato in benedizione per il mondo.

Dal Dio che mi incontra al Dio che mi manda. Dal Dio che agisce in me all’io agente in qualcosa di più grande di me: il Suo Regno.

Ho estremo bisogno di rinchiudermi nella cameretta del Gesù mi ama: tutto il mio essere anela quel momento che deve ripetersi ogni giorno e dove fatico a dar spazio a richieste che vadano oltre me stesso.

E ho estremo bisogno di uscire da quella cameretta per andare nel mondo del Gesù è il mio Signore: tutto il mio essere è stato creato per servirLo, per onorarLo e per essere mandato oltre me stesso.

L’evoluzione naturale da anima bisognosa di salvezza ad anima al servizio della salvezza mi catapulta nella missione di Dio per questo mondo dove il controllo non è mio, ma Suo, dove tutto è meravigliosamente più grande di me e dove finalmente trovo il senso del mio essere al mondo.

Amora è una giovane sorella in Cristo che serve nelle nostre squadre di risposta rapida in Africa Centrale: è tra le prime ad arrivare quando una chiesa o una famiglia cristiana viene attaccata. Perché assumersi un rischio così grande? Perché al centro del suo Vangelo c’è Gesù, il Suo amore e la Sua Signoria.