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Dic 10, 2021

Benedizione originale

Di Cristian Nani

I bambini hanno bisogno di amore, costante, edificante, entusiasmante, che restituisca loro un’immagine della vita che valga la pena essere vissuta. In tempi complessi come questi, è sempre più importante ricordare a noi stessi e ai bambini che siamo stati fatti “ad immagine e somiglianza di Dio”: è la migliore terapia che possiamo concederci di fronte alla confusione del mondo, ricordare che tutto ha inizio con una benedizione originale e non con un peccato originale.

==>> Per i cristiani, l’inizio della storia dell’umanità coincide con la bontà e la benedizione originale del nostro Dio, da cui straripa un amore che crea tutto, noi compresi, addirittura generandoci a sua immagine e somiglianza. Alle fondamenta della nostra fede troviamo questa potente speranza.

Con la conversione e la frequenza in chiesa, nel nostro parlare enfatizziamo il peccato originale poiché con esso siamo confrontati e dalla Verità spinti al ravvedimento, un evento cruciale per il cristiano. In questa zelante enfasi del peccato originale, potremmo perdere contatto con le fondamenta della nostra fede e della nostra umanità, ossia con quell’origine benedetta (e la relativa potente speranza). Quando accade, il racconto della nostra fede può distanziare gli altri e soprattutto i bambini, poiché è intriso di cupa lontananza e non di speranza, di separazione e non di accettazione.

Il cristianesimo è la storia di un amore perduto nell’Eden e ritrovato nel Calvario, un amore iniziale, incondizionato, immeritato, con cui Dio dà origine a tutto, facendo noi addirittura a sua immagine e somiglianza. Grandi e piccini, consapevoli o meno, hanno bisogno di “ritrovare” questo amore, fondamento della loro identità originale “nascosta con Cristo in Dio” (Col 3:3). Il nostro compito come figli di Dio è sempre quello di indicare quell’amore originale che punta al Padre, mostrando con le nostre vite come la separazione da esso sia stata colmata da Cristo sulla croce. 

La Chiesa perseguitata è piena di bambini, molti dei quali orfani. In momenti dell’anno come questi, hanno estremo bisogno di sentirsi amati, anche perché vedono bambini in altre parti del mondo ricoperti di amore, regali e attenzioni. L’abbandono e il rigetto sono sentimenti diffusi tra loro, poiché non c’è tavola imbandita ad attenderli, a volte nemmeno una casa o, peggio, dei genitori.

È nostro compito, come famiglia in Cristo, far trovare loro l’amore che non finisce mai e che nessuna persecuzione può portar via. Con l’aiuto di Dio e il tuo, lo stiamo facendo, dall’Africa all’Asia, passando per il Medio Oriente e fino alle estremità della terra.