Gesù, un maschio alfa?
Di Cristian Nani
È il prototipo della virilità.
Il cosiddetto maschio alfa è l’ideale maschile inseguito da generazioni di uomini e di donne.
E non esiste. Nemmeno in natura.
La qual cosa mi fa sorridere se penso a quanti si bevono questa fandonia.
Ho personalmente incontrato uomini e donne capaci di correre rischi pazzeschi nel loro normale cammino di discepoli e non avevano molto a che spartire con il maschio alfa.
Se penso a Gesù, difficilmente lo immagino in quella… modalità. Mi si dirà che il modo in cui io mi immagino Gesù ha poca rilevanza. Giusto. Andiamo con ordine allora.
Parliamo di come l’idea di maschio alfa nasca di fatto da un malinteso, un errore scientifico e sia diventata una delle più deleterie e ben vendute bugie in circolazione.
==>> Il termine deriva dall’etologia animale: in inglese è «Alpha Wolf», «lupo alfa», quello che domina sul branco sottomettendo con la violenza tutti gli altri maschi. Il concetto fu reso popolare negli anni ’70 da un libro sui lupi1, scritto da David Mech, il quale per anni ha poi cercato di impedirne la ristampa2, proprio a causa del concetto di maschio alfa in esso teorizzato.
Perché impedire la ristampa di un suo libro di successo?
Perché si era sbagliato.
Negli ultimi 40 anni la ricerca sui lupi ha fatto passi da gigante, scoprendo un errore di fondo nelle precedenti conclusioni: l’idea di maschio alfa si basava su studi di lupi in cattività, che in quanto in gabbia sviluppavano spiccata aggressività inducendoli a creare gerarchie basate sulla violenza. In sostanza il lupo più violento diventava il capo. Sarebbe come studiare le relazioni tra esseri umani in carcere e pretendere che siano le stesse che viviamo quando siamo liberi.
In natura i capi branco, infatti, raggiungono la loro posizione semplicemente accoppiandosi e producendo cuccioli. Il loro comportamento naturale non è la competizione e la lotta, ma la collaborazione. I branchi sono semplicemente famiglie guidate da coppie di “genitori” e i duelli sono rarissimi.
Gli uomini hanno preso una caratteristica dei lupi prodotta da condizioni distorte e violente (in gabbia) e l’hanno usata per giustificare un comportamento umano discutibile, ossia primeggiare sulle persone dominandole. Ebbene è un fake, che ci spinge a comportamenti sociali controproducenti.
“Sottomettetevi gli uni agli altri3” invitava l’apostolo Paolo in Efesini, inoculando uno standard relazionale costruttivo e rivoluzionario.
Gesù impose con l’esempio un approccio sociale che poneva l’altro nella sfera della propria vulnerabilità per offrirgli amore e accettazione. “Ama il prossimo tuo come te stesso4” se ne andava in giro dicendo, e ancora “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri5”. Pur essendo Dio e pur avendo poteri sovrannaturali che decisamente mi sarebbero stati utili in molti frangenti, si attorniò di aiutanti, li discepolò con amore e si sacrificò per loro. Per noi.
No, Gesù non era decisamente un maschio alfa.
Tutt’al più era l’alfa e l’omega.
PS. Un finale troppo facile, me ne rendo conto. Ma ogni volta Gesù ci sorprende. Ammettiamolo. Era decisamente avanti.
1 “The Wolf: Ecology and Behavior of an Endangered Species”, di David Mech
2 Ci è riuscito solo di recente, nel 2022
3 Efesini 5:21
4 Matteo 22:39
5 Giovanni 13:34