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Giu 11, 2021

7 principi da seguire nel patrocinio (cristiano)

Di Cristian Nani

La verità dovrebbe essere il centro del patrocinio di una causa. Sempre. 

Per noi cristiani poi: non negoziabile.

Ma perché una verità venga udita dobbiamo essere autorevoli, possedere cioè una delle forme più potenti di autorità: la credibilità.  

La credibilità viene dai fatti, onesti, brutali, portati in maniera chiara e aperta ad essere vagliata da chiunque. 

Per esempio la nostra mappa della persecuzione (World Watch List) è così: è il frutto di una ricerca seria, approfondita e sottoposta al vaglio e certificazione di enti esterni. 

==>> Essa è per noi anche una mappa di preghiera, con cui i cristiani possono battagliare sulle ginocchia in favore dei fratelli e delle sorelle perseguitati basandosi sulla verità: per questo è importante la ricerca.  

Ma la ricerca non basta, se non si usano i canali, i megafoni, gli influencer giusti per far conoscere la verità messa in luce dalla ricerca. È un principio logico, ma spesso trascurato: non basta avere informazioni credibili, bisogna farle conoscere.  

Nel mondo viene chiamata advocacy, possiamo benissimo chiamarla patrocinio, ciò che conta è che se non sosteniamo la causa dei perseguitati in tutti i forum possibili, il mondo chiuderà gli occhi (come accadeva fino a pochi anni fa) e i perseguitati vivranno la loro più terribile paura: sentirsi abbandonati. È indescrivibile l’impatto che ha nelle loro vite, scoprire dai giornali, tv, radio che nel mondo c’è chi si batte per la loro causa! Per loro è segno tangibile che il loro Dio li difende, è presente, non sonnecchia.  

Come guida di Porte Aperte in Italia, sono cosciente dei pericoli e delle difficoltà di questa sfida. Ecco perché voglio condividere con voi i 7 principi che seguiremo per agire come figli di Dio in questi difficili forum come i giornali, tv, radio o ambienti istituzionali e politici: 

  1. le nostre iniziative di patrocinio/advocacy sono radicate nella preghiera, pianificate ed eseguite in linea con i principi biblici; 
  2. è insieme ai nostri fratelli e sorelle perseguitati (partner locali) che decidiamo se farle o meno; 
  3. se, attirando troppa attenzione, un’iniziativa di patrocinio potrebbe far del male ai perseguitati, preferiamo non farla; 
  4. le prepariamo con eccellenza, cercando i migliori risultati possibili; 
  5. con un messaggio forte e unico, cerchiamo di convincere persone di influenza ad essere voce dei perseguitati; 
  6. collaboriamo con altre organizzazioni che possano moltiplicare l’impatto delle iniziative; 
  7. e ci basiamo, per l’appunto, sulla verità dei fatti, con ricerche accurate per acquisire sempre più credibilità. 

Credo che, adattati ai vari contesti, possano essere utili per ogni cristiano che si batte per la giustizia.