Bambini più forti e sicuri
Di Cristian Nani
Quando un bambino riconosce le differenze razziali?
È materia di studio, ma credo sorprenderà molti sapere che i bimbi costruiscono molto presto un loro mondo di significati riguardo ai tratti somatici delle persone, con idee a volte dannose se non sono accompagnati nella comprensione del diverso. Uno studio recente dell’American Psychological Association (molto attenta a questa materia per via delle tensioni razziali in USA) ha scoperto che i bambini di 3 mesi preferiscono i volti della loro stessa razza se vivono in un ambiente razziale omogeneo; quindi per esempio, se il nostro bambino vive prevalentemente tra bianchi, già a 3 mesi di età preferirà volti di bianchi a quelli di neri (e viceversa). Lo studio afferma inoltre che a 9 mesi i bimbi usano la razza per classificare i volti e che a 3 anni associano alcuni gruppi razziali a tratti negativi. In sostanza la discriminazione basata sulla razza è già diffusa quando i bambini iniziano la scuola elementare.
==>> Sono studi fatti negli Stati Uniti, e qualche diversità con l’Italia ci sarà, tuttavia la nostra è una tipica società occidentale che ha sperimentato tensioni razziali in questi anni.
Se i bambini già da piccoli sperimentano differenze e preferenze razziali, non è mai troppo presto per iniziare a mostrare loro il punto di vista di Dio, parlandogli di come Egli ci abbia fatto tutti a Sua immagine e somiglianza, e spiegandogli come considerare le diversità. Ma qui entriamo in gioco noi adulti, perché i bambini non solo riconoscono le differenze razziali, ma assorbono anche le opinioni e le preferenze razziali delle loro famiglie e dei contesti sociali in cui vivono. La Bibbia è chiara riguardo a quali dovrebbero essere le nostre attitudini verso gruppi etnici diversi; in più, a dire il vero, il Grande Mandato che Cristo ci lascia (Matteo 28:18-20) parla inequivocabilmente di tutte le etnie (ethnos, il termine originale tradotto spesso in popoli), poiché il piano di Dio è una Chiesa come un corpo unico composta da gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, acquistata col sangue di Gesù (Apocalisse 5:9). Quindi non solo una stessa radice, ma anche un mandato preciso a raggiungere il diverso come base del proposito per cui io e te siamo al mondo. Potente! Questo i nostri bambini lo devono acquisire subito!
Ecco un altro beneficio della mappa di preghiera per i perseguitati fatta appositamente per i nostri bambini (SCARICABILE QUI). Usa la mappa per far fare un viaggio attorno al mondo al tuo bambino, mostrando magari qualche foto di quei popoli (il nostro sito ne è pieno!), raccontando l’amore di Gesù per loro e investendo il tuo cucciolo del desiderio di pregare per loro: non solo imparerà a servire Dio stando al fianco di chi soffre per Gesù in preghiera, ma costruirà un mondo più grande e biblicamente sano nella sua mente, colmo di diversità e bellezza, frutto di un Dio creativo. L’aiuterai a crescere senza paure, imparando a lasciare a Dio le cose più grandi di lui/lei, il tutto dalla sicurezza della sua cameretta, piuttosto che, ormai adulto, dalle strade del mondo che inevitabilmente calcherà magari combattendo con pregiudizi acquisiti nel suo cammino.
Essere cristiani rinnova la mente e rivoluziona la società per il bene, per la giustizia. Poniamo solide basi nei cuori dei nostri bambini, loro erediteranno il futuro che determineremo in questi tempi di sfide.
Credo fermamente che la mappa per bimbi vi sarà d’aiuto in questo arduo e meraviglioso compito!