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Dic 9, 2022

Il perdono e il Vangelo

Tratto da una puntata del podcast “Qui si fa sul serio” di Fede Pericolosa 

Avete inteso che fu detto: ‘Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico’. Ma io vi dico, amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano…” – Matteo 5:43-44

La Nigeria è divisa in due, dal punto di vista religioso. Sul lato nord vi è una maggioranza musulmana, sul lato sud invece la popolazione è prevalentemente cristiana. Lungo il confine che separa questi due gruppi, negli ultimi anni è stato versato molto sangue.

Un pastore afferma: “Stiamo affrontando la persecuzione da parte dei nostri vicini, i musulmani. Non vogliono che il Vangelo progredisca… e ci invidiano per il maggior numero di luoghi di culto, oltre al fatto che le nostre attività si stanno espandendo”.

Un altro pastore aggiunge: “Vogliono fermare l’espansione del cristianesimo nel nord, ed è un’azione che devono compiere fisicamente”.

==>> Si dice che uno dei membri di una confessione cristiana sul posto, stanco dei tanti attacchi, abbia affermato: “Non abbiamo più guance da porgere, l’abbiamo già fatto così tante volte!”

A Tudun Wada si è verificato un violento incidente. Tutto è iniziato quando un giovane studente è stato accusato di aver disegnato un’immagine del profeta dell’Islam Maometto. La questione è stata presa sul serio e sono iniziati gli incendi di chiese e la ribellione armata.

Diciannove cristiani sono stati uccisi quel giorno, causando il lutto di familiari e amici e lasciando donne vedove. Dieci chiese sono state bruciate. Trentasei case e cento quarantasette negozi, appartenenti a cristiani, sono stati distrutti. Ma Dio ha dato coraggio spirituale ai Suoi seguaci in quel terribile giorno, e loro si sono rifiutati di fuggire via.

Ripensando alla situazione, un pastore della zona dice: “Riguardo alle chiese distrutte… sono state ricostruite, e non ce n’è una che non sia più grande di com’era prima. Anche la partecipazione dei membri è cresciuta in maniera esponenziale”.

Non appena i collaboratori di Porte Aperte hanno saputo della violenza, si sono recati a Tudun Wada per vedere di persona la situazione. Hanno provveduto ai bisogni spirituali, emotivi e pratici dei pastori e dell’intera comunità cristiana.

Il pastore racconta: “Ci hanno distribuito Bibbie e altro materiale di lettura. Eravamo molto, molto entusiasti. Eravamo felici”.

Un altro aggiunge: “Il seminario Porte Aperte di preparazione alla persecuzione ha sollevato i nostri cuori e ci ha riempito d’amore per i nostri nemici… Gesù Cristo ha detto che dovremmo pregare per i nostri persecutori, e il nostro atteggiamento verso di loro è effettivamente quello di pregare per loro e amarli”.

La Nigeria ha un forte bisogno di perdono. I cristiani stanno cercando di esprimerlo in modo tangibile mentre sperimentano l’amore di Gesù Cristo, proprio come Lui fece duemila anni fa, perdonando le persone che lo inchiodavano su una croce. La Nigeria oggi è testimone di tutto questo. E questo avvicinerà i cuori di milioni di persone alla verità del Vangelo.