Speranza o nostalgia?
In questa epoca turbolenta, ho forzato me stesso all’ascolto, tanto del mio mondo interiore che di quello esteriore, e ho sentito oscillazioni tra il “Non vedo l’ora che tutto finisca per tornare come prima e riabbracciarci” e il “Facciamoci una promessa: quando tutto sarà finito, il metro di distanza lo manteniamo lo stesso”.
Credo che in entrambe queste estremità emotive risieda una tensione tra speranza e nostalgia o, se volete, una visione del futuro speranzosa e una nostalgica.
A quale deve aggrapparsi il cristiano?